Di aspetto somiglia a un chicco di riso scuro e allungato, ma pur essendo parente del riso comune, la zizania acquatica, detta anche riso selvaggio, è un cereale diverso, con ottime proprietà funzionali. Appartiene alla famiglia delle graminacee e cresce spontaneamente in Nordamerica, dove era considerato un cibo sacro dai nativi. È coltivato in Canada e nelle zone settentrionali degli Stati Uniti, dato ch e predilige climi freddi.
Partiamo dalle basi: è privo di glutine, il che lo rende adatto all’alimentazione di chi soffre di celiachia, intolleranza o gluten sensitivity. Inoltre ha un elevato contenuto di fibre, il che diminuisce il suo indice glicemico, soprattutto se paragonato a cerali raffinati (primo tra tutti il riso bianco). Rispetto ad altri cereali ha anche un maggiore contenuto proteico.
Ma le sue proprietà non finiscono qui. È infatti una miniera di micronutrienti essenziali. Al primo posto i folati, fondamentali durante la gravidanza per la prevenzione di malformazioni fetali. Ma non è utile solo in gravidanza. I folati hanno infatti anche un effetto protettivo sul sistema cardiovascolare e aiutano i n caso di anemia. Una porzione di riso selvaggio ne contiene circa il 10% del fabbisogno giornaliero.
È una buona fonte di zinco, potassio, fosforo e magnesio, utili per l’equilibrio del sistema nervoso e per migliorare il tono generale, oltre che essere ricco di antiossidanti e vitamine del gruppo B, che aiutano a trasformare in energia il cibo che mangiamo.
Ha comprovate proprietà salutari nell’abbassare i livelli di colesterolo nel sangue.
Come si prepara il riso selvatico?
La cottura del riso selvatico richiede più acqua del riso bianco. Richiede anche più tempo – fino a un’ora per una tazza di chicchi non cotti. Tuttavia, se si mette in ammollo il riso selvatico durante la notte, si può ridurre il tempo di cottura fino al 50%.
Sciacquare il riso selvatico prima della cottura. I rapporti acqua-riso variano, ma in genere si richiedono da tre a quattro tazze d’acqua per ogni tazza di riso. Portare l’acqua e il riso a ebollizione in una casseruola e cuocere a fuoco lento fino a quando il riso è tenero. Se vedi che i chicchi cominciano a spaccarsi lungo i lati, il riso selvatico è probabilmente pronto.
Gli abbinamenti funzionali con il riso selvatico
Zizania (riso selvatico) con borragine
La borragine è una pianta ricca di calcio e potassio, che aiuta in stati ansiosi e di insonnia, ha effetto diuretico e depurativo per il fegato, oltre a un’azione antinfiammatoria per le vie aree. Aiuta in allattamento sostenendo l’umore e la produzione del latte. Contiene fitoestrogeni utili durante la menopausa e nel corso del ciclo ormonale, per sostenere la fase estrogenica. Proviamola lessata rapidamente e ripassata in padella con olio e aglio insieme al riso selvatico precedentemente cotto
Zizania (riso selvatico) con radicchio ripassato
Ricco di ferro, costituisce un’ottima associazione in caso di anemia (anche in gravidanza). Esercita uno stimolo metabolico, ha proprietà diuretiche e toniche. La modalità ripassata in padella abbassa ulteriormente l’indice glicemico
Zizania (riso selvatico) con punte di asparagi lesse e poi ripassate
Ottimo abbinamento diuretico per la ritenzione idrica in fase premestruale, tonico per il sistema nervoso e ricco di sali minerali per la salute delle ossa
One thought on “Zizania, il riso selvatico per un’alternativa funzionale”