Dolce e fresco, il gelato è irrinunciabile nei mesi caldi. Spesso però ce ne priviamo convinti che non possa essere inserito all’interno di un regime nutrizionale “sano”. È vero: si tratta di un alimento molto calorico e ricco, ma non per questo poco sano o incompatibile con una dieta funzionale. L’importante è scegliere bene.
Prima di tutto: non trattiamolo come uno snack ma come un pasto a tutti gli effetti, mangiandolo al posto del pranzo.
Scegliamolo artigianale, e di alta qualità: senza coloranti, conservanti o preparati industriali.
Creme o frutta? Spesso pensando di impattare meno sulla bilancia tendiamo a scegliere i gusti alla frutta, ma in realtà è un errore.
I gelati alla frutta generalmente sono meno calorici, ma hanno un quantitativo di zuccheri maggiori: quelli della frutta e quelli aggiunti nella preparazione, che li rendono un alimento molto sbilanciato dal punto di vista del carico glicemico.
Vi ricordate del “circolo vizioso della fame”? Con i gelati alla frutta si instaura lo stesso meccanismo di iperglicemia seguita da ipoglicemia, che ci porta ad aver mangiato uno spuntino non saziante e avere fame di nuovo dopo poco.
Che ne dite invece di un bel cono con nocciola, pistacchio e cioccolato fondente? Più calorie, è vero, ma ben bilanciate. La quota di grassi che deriva, ad esempio, dalla frutta secca (noci, nocciole, pistacchi) oppure da latte e uova, riequilibra gli zuccheri, con una minore stimolazione di glicemia e insulina, fornendo inoltre una quota proteica che lo rende un alimento più completo.
Via libera allora a concedersi ogni tanto un gelato al posto del pranzo, con tutta l’allegria dell’estate.
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