Cos’è l’episiotomia?
Si tratta dell’incisione chirurgica del perineo, effettuata durante la fase espulsiva del parto per allargare l’apertura vaginale e facilitare l’uscita del bambino. Una pratica introdotta già nel 18° secolo, che negli anni Ottanta del Novecento si era diffusa al punto da diventare di routine.
Negli ultimi anni, però, si sono moltiplicati studi sull’effettvia necessità ed efficacia dell’episiotomia di routine.
Parto naturale e parto operativo
Dobbiamo prima di tutto fare una distinzione fra il parto vaginale naturale e quello operativo (con ricorso a ventosa o forcipe). In questo secondo caso l’episiotomia spesso si rende necessaria per facilitare l’intervento del personale medico ed evitare danni peggiori.
Tuttavia in un parto naturale, senza sofferenza fetale nè necessità di accelerare l’espulsione del bambino, si sta vedendo oggi come l’episiotomia in molti casi non sia utile allo scopo per cui è stata concepita, e cioè prevenire lacerazioni di terzo e quarto grado e stressare meno il perineo, evitando di predisporre la donna a prolassi e incontinenza.
Recenti studi hanno dimostrato che questo intervento, quando non necessario, non è protettivo, ma aumenta il rischio di complicazioni e allunga i tempi di ripresa, peggiora lo stato del pavimento pelvico e comporta spesso una maggiore difficoltà di ripresa dei rapporti sessuali dopo il parto.
L’episiotomia viene oggi definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) «dannosa, tranne in rari casi»
Quando è necessaria l’episiotomia?
L’indicazione che emerge dai molti studi eseguiti in materia è quella della sofferenza fetale, quando è necessario accelerare la nascita senza poter attendere i tempi naturali di distensione dei tessuti perineali.
Come proteggersi?
Conoscete i vostri medici e la struttura dove andrete a partorire. Parlate con gli operatori, chiedete informazioni, e non vergognatevi di insistere. Con la collaborazione tra la partoriente e medici e ostetriche spesso si evitano interventi non necessari, e il parto si svolge in modo più sereno
Per approfondire, ecco il link o al documento OMS (in inglese) dove troverete le indicazioni scientificamente supportate per un parto naturale sicuro per mamma e bambino