L’endometriosi è una malattia cronica e spesso molto dolorosa e invalidante, che può arrivare a compromettere sia la fertilità sia la qualità della vita di una donna.
Si verifica quando le cellule dell’endometrio (il rivestimento interno dell’utero, che si ricrea ogni mese per accogliere l’ovulo fecondato e che viene espulso con le mestruazioni se non si instaura una gravidanza) iniziano a riprodursi negli organi della cavità addominale, causando infiammazione, dolore e sanguinamenti anomali.
I sintomi dell’endometriosi
- Dolori della zona pelvica (l’addome al di sotto dell’ombelico) profondi e diffusi, a volte con fitte acute nelle zone più innervate
- Dismenorrea (forti dolori nel periodo delle mestruazioni)
- Dispaurenia (dolore nei rapporti sessuali)
- Dolori e fastidi costanti nella zona del retto
- Fatica cronica
Questi sono i sintomi più tipici e diffusi, che purtroppo non sempre conducono a una diagnosi corretta, perché possono essere indicatori di un grande numero di patologie differenti.
L’endometriosi si può curare?
No, ma in molti casi si può tenere sotto controllo. Una terapia contraccettiva con progestinici, mettendo a riposo l’apparato riproduttivo, aiuta a ridurre i sintomi dolorosi, anche se non è risolutiva. Ricordiamo infatti che l’endometriosi è dipendente dagli estrogeni, quindi una volta ripresa la normale attività ormonale anche la malattia riprende. L’alimentazione è fondamentale per ridurre l’infiammazione sistemica, mentre la terapia d’elezione sono interventi chirurgici in laparoscopia che asportano il tessuto endometriale fuori sede eliminando i focolai.
Per maggiori informazioni ti rimandiamo al sito della Fondazione Italiana Endometriosi, dove si possono trovare test di autovalutazione, consigli utili, linee guida per il trattamento della malattia.