Amenorrea, un approccio nutrizionale

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I complessi equilibri ormonali del corpo femminile si regolano anche attraverso l’alimentazione. Un modo per capire se il nostro corpo è in salute è il monitoraggio del ciclo mestruale. Spesso i disturbi, dovuti a squilibri a livello degli ormoni, possono essere affrontati tramite un approccio che comprende anche la nutrizione.

L’amenorrea è l’assenza di mestruazioni, che può essere primaria (e cioè se le mestruazioni non si sono mai presentate) o secondaria, se cioè spariscono per 3-4 mesi consecutivi.

Le cause più comuni che possono scatenare questo disturbo sono:

  • forte obesità
  • livelli di grasso corporeo molto bassi
  • bassi livelli dell’ormone leptina
  • problemi alla tiroide
  • esercizio fisico eccessivo e molto intenso
  • traumi e stress emotivi prolungati.

Oltre a essere un problema per la salute riproduttiva, l’amenorrea prolungata mette anche a maggior rischio di osteoporosi: le nostre ossa infatti sono protette dagli estrogeni, che quando vengono a mancare le rendono più fragili.

Amenorrea e alimentazione

Anche le diete restrittive possono creare squilibri, facendo mancare al corpo nutrienti essenziali come grassi o carboidrati.

Il grasso corporeo infatti si comporta come un organo, e incide sulla produzione di ormoni legati soprattutto alla riproduzione. Se troppo o troppo poco, manda all’organismo i messaggi sbagliati, bloccando il ciclo mestruale.

Il primo passo da fare in caso di amenorrea, escluse cause organiche, è controllare il proprio peso corporeo con l’aiuto di uno specialista. La corretta percentuale di massa grassa è il primo tassello per ripristinare il funzionamento ormonale.
Questo non vuol dire “mettersi all’ingrasso” se sottopeso: è fondamentale fornire al corpo i nutrienti adeguati. I più importanti sono i grassi “buoni”, come quelli che troviamo nella frutta secca, nell’avocado, nell’olio evo e nel pesce azzurro. Ricordiamo che la sintesi degli ormoni avviene a partire dal colesterolo!

Arricchiamo la nostra dieta anche con proteine nobili e carboidrati ben bilanciati per evitare picchi di insulina, e verifichiamo il bisogno di integrazione di micronutrienti essenziali come zinco, vitamina D, vitamina B12, ferro e acido folico.

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