Giornate brevi, tempo cupo = umore pessimo
Ci sembra normale, ma a volte non lo è.
La malinconia dell’autunno/inverno a volte può sfociare in un vero e proprio disturbo, che nei Paesi angolofoni chiamano Seasonal Affective Disorder (Disturbo Affettivo Stagionale) il cui acronimo, SAD, si traduce esattamente con il termine “triste”.
Nella vera e propria depressione stagionalei cambiamenti di umore si verificano durante i mesi freddi, quando c’è meno luce solare, e solitamente migliorano con l’arrivo della primavera. In particolare dicembre, gennaio e febbraio sono i mesi più difficili.
La SAD è stata collegata ad uno squilibrio biochimico nel cervello causato da ore diurne più brevi e meno luce solare in inverno. Man mano che le stagioni cambiano, e anche con lo spostamento dell’ora solare/legale, le persone sperimentano uno spostamento dell’orologio biologico interno e del ritmo circadiano che può far sì che non siano al passo con il programma giornaliero.
Tra i sintomi e le manifestazioni della depressione stagionale troviamo:
- affaticamento
- sonnolenza
- umore depresso
- irrequietezza
- eccessiva voglia di carboidrati con conseguente aumento di peso
- perdita di interesse nelle attività quotidiane
- difficoltà a concentrarsi o a prendere decisioni.
Come uscire dalla depressione stagionale?
Se avvertiamo questi sintomi, magari in modo ancora non troppo forte, cerchiamo di correre ai ripari con piccole modifiche del nostro stile di vita.
La luce è la nostra più grande alleata.
- Svolgere più attività all’ aria aperta (basta anche una passeggiata mattutina alla luce)
- Lavorare accanto a una finestra
- Svolgere esercizio fisico regolare
- Mangiare sano e a orari regolari
- Garantirsi le giuste ore di sonno
Quando gli aggiustamenti nello stile di vita non bastano, meglio rivolgersi a uno specialista in psicologia cognitivo-comportamentale, che può prescrivere:
- Psicoterapia
- terapia della luce, con una lampada speciale che simula all luce solare per 20 minuti/mezz’ora al giorno
Nei casi più gravi si può valutare anche la terapia farmacologica
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