L’equilibrio posturale nelle fasi della vita della donna

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La nostra postura è l’atteggiamento che assumiamo nello spazio, ed è influenzata sia da fattori “statici” (vale a dire la conformazione fisica di una persona, con le sue peculiarità) sia da fattori che cambiano nel tempo.  Questo è ancora più visibile nella donna, che attraversa nella sua vita fasi di crescita e cambiamento più nette rispetto all’uomo: dall’adolescenza alla menopausa, passando per la gravidanza, la postura di una donna subisce modifiche che ne alterano l’equilibrio, e che possono portare a problemi e disfunzioni.

Ne parliamo oggi con la dott.ssa Francesca Romana Ripani, Medico Chirurgo specializzato in Ortopedia e Traumatologia e collaboratrice PCare.

Si parla spesso di “buona postura”, “cattiva postura”, “correzione posturale”. Ma quando capiamo se la nostra postura va bene oppure no?

La postura è un atteggiamento inconscio comandato dal nostro cervello secondo due “leggi”: quella della conservazione dell’energia (e cioè adottiamo la postura che ci fa faticare di meno) e la legge antalgica, vale a dire di contrasto di posizioni e atteggiamenti che provocano fastidio o dolore. E infatti ci accorgiamo che quando proviamo a correggere la nostra postura “naturale” ci sentiamo scomodi e a volte anche doloranti.

Ognuno di noi quindi raggiunge un proprio equilibrio posturale. Il problema sorge quando questi meccanismi compensativi vanno a rinforzare delle alterazioni, che a lungo andare possono degenerare in sintomatologie dolorose.

Ad esempio?

Se ho una contrattura, tenderò a mettermi in posizioni in cui non allungo il muscolo contratto, per non provare dolore. Ma in questo modo rischio di cronicizzare la contrattura stessa. D’altra parte non va bene nemmeno contrastare questo atteggiamento inconscio: non è cambiando la postura che si risolve il problema, ma al contrario. Risolvendo il problema a monte, e abbinando la giusta terapia e riabilitazione, la postura tornerà in equilibrio.

Poi ci sono situazioni in cui la postura scorretta è obbligata, o quasi, e quindi bisogna lavorare in parallelo a questo per evitare di rinforzarla e cronicizzarla. Un esempio classico è chi lavora tante ore al computer. Ma anche una mamma che allatta, che magari si rivolge allo specialista quando la postura scorretta prolungata per periodi lunghi ha già provocato sintomi come una cervicalgia.

Lavorare in prevenzione, allora: ma come si fa? E se non si riesce quali sono i sintomi da tenere sotto controllo?

È vero, la prevenzione non sempre è possibile. Però il consiglio che posso dare è quello di ascoltarsi, riconoscere l’insorgere di dolori e non trascinarli. Soprattutto per le donne, che come dicevamo hanno delle fasi ben precise in cui sono più soggette a problemi posturali. A partire dall’età dello sviluppo.

Cosa succede in quel periodo?

Le ragazze subiscono variazioni scheletriche rapide e importanti, crescendo di molti centimetri in pochi mesi. A fronte di queste modificazioni dello scheletro, non sempre la muscolatura è preparata a sostenerlo, e può andare incontro a disfunzionalità. La scoliosi è uno dei problemi più comuni, che si presenta con maggior frequenza nel sesso femminile, per lo sviluppo puberale più rapido. Poi ci sono anche atteggiamenti posturali scorretti, come la posizione che si prende per studiare, portare lo zaino pesante con una spalla sola, ecc. E ancora: molte ragazze che vedono un’improvvisa crescita del seno tendono ad assumere una postura in ipercifosi, con chiusura delle spalle, per un disagio psicologico di fronte a un cambiamento così evidente.

Come si supporta questo periodo?

Cercando di ridurre gli atteggiamenti scorretti e rafforzando la muscolatura con uno sport adatto, da valutare caso per caso. Generalmente possiamo consigliare sport simmetrici, che abbiano una componente di allungamento e evitino il carico di peso. Ripeto sempre ai miei pazienti che il rinforzo muscolare, a tutte le età, è la base del benessere. Sullo scheletro si può agire in modo limitato, mentre il muscolo è quello che lo sostiene e lo mantiene nella posizione corretta.

Per le donne c’è un altro momento di grande cambiamento: la gravidanza

Sì, e per quanto sia un evento naturale, può lasciare strascichi pesanti sul corpo. Io la paragono a una maratona: non si dovrebbe partire senza una buona preparazione. Un lavoro di sinergia tra specialisti, come quello che possiamo fare da PCare, permette alla futura mamma di affrontare gravidanza, parto e puerperio nelle migliori condizioni possibili. Ci sono alcune situazioni, dal punto di vista muscolo-scheletrico ma non solo, che bisognerebbe pensare di risolvere prima di affrontare la gravidanza, o appena si scopre di essere incinta, in modo che le sfide di questo periodo non vadano a gravare ulteriormente. Lo stesso vale per la menopausa.

In che modo?

Come la gravidanza, la menopausa è una “tempesta ormonale” e un evento dirompente per il fisico. Spesso si sottovaluta il suo arrivo, ma i cambiamenti arrivano in massa e noi donne non siamo mai preparate abbastanza.

Quali sono i cambiamenti della menopausa che incidono sull’apparato muscolo-scheletrico?

Si parla molto di osteoporosi, ed è giusto farlo perché è una patologia importante da prevenire con dieta e stile di vita. Ma non dobbiamo dimenticare, come dicevo prima, che è il muscolo che sorregge l’osso. In menopausa i cambiamenti ormonali portano a un indebolimento della muscolatura, con perdita di tonicità e massa (sarcopenia). Se si sottovalutano questi cambiamenti, subentra anche il fattore psicologico: ci si vede cambiate, meno toniche, con più difficoltà nei movimenti, e si rinuncia a tenersi in forma.

Cosa consiglia alle pazienti PCare?

La ricchezza di un progetto di questo tipo sta nel poter lavorare con diversi specialisti, abbinando visite di prevenzione, trattamenti, nutrizione mirata e attività sportiva. Dal punto di vista della mia specializzazione, invito a lavorare in prevenzione per il proprio benessere globale, inserendo nella propria routine di salute anche una valutazione posturale per intervenire prima che si instaurino sintomi dolorosi o patologie. E se i sintomi già ci sono, non aspettate!

 

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