Bimbi in acqua: quali supporti usare?

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Che bello sguazzare con mamma e papà!

Per i bambini, anche piccolissimi, l’acqua è un elemento naturale: d’altra parte ci sono stati immersi per nove mesi.

Abbiamo chiesto al nostro Osteopata Roberto Pulito quale sia il migliore approccio all’acqua dal punto di vista dello sviluppo neuromotorio dei nostri bimbi.

Un bambino in età neonatale ha ancora una familiarità con l’acqua, come fosse un ricordo ancestrale visto che per 9 mesi ha vissuto immerso nel liquido amniotico, ne consegue che per un approccio a questo elemento la mamma può essere di grosso aiuto, andando a ricordare il profondo legame che li univa in fase gestazionale.

Per rendere la loro esperienza in mare o in piscina piacevole e costruttivo per il suo sviluppo psicomotorio, serve però un occhio di riguardo per i supporti scelti.

Il primo e più importante sono le nostre braccia: supportiamoli tenendoli da sotto le ascelle, tenendoli sia di fronte a noi che con la schiena contro il nostro petto e la testa sulla spalla, ondeggiando leggermente e facendogli sperimentare in libertà il movimento in acqua.

Un altro valido supporto è la ciambella


Ma attenzione: va evitata la popolare (ma molto scorretta dal punto di vista dello sviluppo neuromotorio) ciambella “a mutandina”

Perché?

Supportandoli dall’inguine (come fa il girello, di cui sono ormai appurati non solo l’assenza di benefici per lo sviluppo, ma anche i potenziali danni) fornisce al bambino una percezione errata del movimento in acqua, e lo rende più insicuro a lungo andare, dandogli l’idea che senza un supporto sotto il sederino si affonda.

Inoltre, nonostante cioè che scrivono i produttori, un certo rischio di ribaltamento resta. La ciambella a mutandina ci dà un falso senso di sicurezza che ci porta ad abbassare l’attenzione sul bambino.

Acquistiamo piuttosto un salvagente gonfiabile classico, con l’apertura centrale adatta alle dimensioni del bambini

Un’altra idea che aiuta a prendere confidenza con l’acqua nel modo corretto può essere il costumino munito di galleggianti rimovibili. Sostiene il bambino ma allo stesso tempo gli lascia ambia liberà motoria, permettendogli di galleggiare in sicurezza ma senza costringerlo in supporti più o meno scomodi. E soprattutto non darà la falsa concezione di poter stare a galla solo se sorretti da un supporto esterno.

Sarà facile poi rimuovere gradualmente i galleggianti man mano che il bimbo imparerà a muoversi in acqua

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