Abbiamo chiesto al dott. Neri Stella, Medico chirurgo, specialista in Ginecologia ed Ostetricia di Napoli, in cosa consiste la pratica del clampaggio tardivo del cordone ombelicale.
“Per moltissimi anni alla nascita si procedeva immediatamente a clampare e tagliare il cordone ombelicale. Nel tempo, grazie a numerosi studi scientifici, questa pratica è stata sostituita con il clampaggio tardivo: ovvero al momento del parto il cordone non viene chiuso e tagliato finché il sangue continua a scorrere in esso (mediamente 1-3 minuti).
Quali sono i benefici?
“È stato dimostrato che il sangue del cordone può regalare al neonato importanti benefici, come migliore ossigenazione cerebrale, polmonare e renale, un aumento della pressione arteriosa media nelle prime ore di vita, una minore incidenza di anemia intorno ai 4 mesi e livelli di ferritinemia più elevati fino ai sei mesi di età“
Come da raccomandazioni Aogoi (associazione ostetrici ginecologi ospedalieri italiani), Il ritardato clampaggio (DCC) è una pratica clinica che prevede di procrastinare il clampaggio del cordone ombelicale dopo l’estrazione del feto per un periodo di tempo sufficiente a favorire il passaggio di una quota di sangue placentare dalla placenta al neonato, garantendo una fase di transizione feto-neonatale più fisiologica.
Secondo studi su madri e neonati dei primi anni 2000, il clampaggio tardivo del cordone ombelicale si associa ad una maggior concentrazione di emoglobina e maggior ematocrito alla nascita, migliori pressioni arteriose e maggior volume ematico circolante, miglior adattamento cardio-respiratorio alla nascita e minori giorni di ventilazione ed ossigeno-dipendenza, nonché una minor necessità trasfusionale. La conclusione di tale studio fu che il clampaggio tardivo del cordone avesse dei vantaggi senza evidenti rischi, sia nei neonati a termine che pretermine.
Nel 2006 l’International Federation of Gynecology and Obstetrics (FIGO) ha escluso il clampaggio immediato del cordone ombelicale dalla gestione attiva del terzo stadio del travaglio.
Anche se il neonato nasce pretermine o ha bisogno di immediata assistenza/rianimazione bisognerebbe fare in modo che riceva il prezioso sangue placentare. Esistono prassi (come la “mungitura” del cordone) o l’utilizzo di lettini da rianimazione da portare direttamente in sala parto, che permettono al bambino di ricevere il sangue della placenta anche in caso serva un intervento medico urgente subito dopo la nascita