La vitamina D ha una funzione fondamentale in gravidanza, non solo per il benessere generale e in particolare per la formazione e la salute delle ossa, ma anche nella prevenzione di importanti patologie.
Come si assume?
In parte la ricaviamo da alimenti come uova, pesce grasso, latte e derivati. La maggior parte del fabbisogno è però prodotto autonomamente dal nostro corpo grazie all’esposizione alla luce solare.
In gravidanza
Durante la gravidanza si ha il passaggio della vitamina D dalla madre al feto. È importante quindi che la madre abbia livelli ottimali di questa vitamina, in modo che né lei né il bambini soffrano di carenze.
I fattori che la madre deve tenere d’occhio e che influenzano i livelli di vitamina D sono l’eccesso di peso, poiché la vitamina D tende a stoccarsi nel tessuto adiposo risultando così meno disponibile, l’ipovitaminosi materna da scarsa esposizione solare e da scarso introito alimentare, la malnutrizione in generale.
I rischi di una carenza di vitamina D in gravidanza
La vitamina D concorre nel metabolismo di molte sostanze, tra cui il calcio, che aiuta a controllare la pressione sanguigna e, insieme alla vitamina D, a tenere stabili i livelli di glicemia.
Bassi livelli di questa vitamina sono collegati a:
- Diabete gestazionale
- Preeclampsia
- Bassa densità ossea del bambino
Cosa fare per evitare carenze di vitamina D in gravidanza?
- Sì alle passeggiate all’aria aperta, soprattutto in inverno
- In estate esponetevi per brevi lassi di tempo senza filtri protettivi, nelle prime ore del giorno o verso il tramonto, in modo da non rischiare scottature e godere degli effetti benefici del sole
- Seguite un’alimentazione sana e varia, rivolgendovi se necessario a un nutrizionista per stilare un programma alimentare che prevenga eventuali carenze
- Mantenete sotto controllo l’aumento del peso