Il corpo femminile è in continua evoluzione, attraversa fasi e affronta trasformazioni, dalla pubertà all’età fertile, gravidanze se ci sono, e poi dopo i quarant’anni “cambia progetto”, iniziando gradualmente ad abbandonare il percorso della fertilità in favore di una nuova fase della vita. Già quindi molti anni prima della menopausa, l’assetto ormonale della donna inizia a cambiare, ed è ormai noto che accompagnare gradualmente il cambiamento aiuta a raggiungere la nuova fase con un organismo in forma ed equilibrato.
Abbiamo voluto parlarne con la dott.ssa Anna Paola Cavalieri, specialista in Ginecologia, che da sempre si occupa di salute femminile con particolare attenzione al periodo della menopausa, che ci ha dato importanti indicazioni sulla prevenzione (e la nutrizione è sempre in prima linea per l’equilibrio ormonale!) ma anche sul trattamento, con una terapia che sempre più sta prendendo piede anche in Italia, quella con gli ormoni bioidentici (ne parliamo anche qui)
Da quando una donna deve iniziare a prepararsi ai cambiamenti o della menopausa?
In media dai 42 anni in poi il corpo della donna inizia a cambiare in maniera più evidente così come i livelli ormonali. Già da questa età si avvertono dei disturbi che magari inizialmente non vengono correlati con l’avvicinarsi della menopausa, anche perché spesso la precedono di molti anni. Sono loro la prima spia dei cambiamenti in atto.
Quali sono i disturbi più comuni?
I disturbi sono variabili da donna donna sia come entità che come durata . Alcune donne avvertono stanchezza, mancanza di concentrazione, gonfiore, irritabilità, problemi con il sonno come ad esempio l’insonnia, che si possono sommare a segnali più evidenti come vampiate di calore e alterazioni nel ciclo.
Le mestruazioni diventano meno frequenti?
Al contrario! Spesso non si sa, ma il primo segnale della premenopausa è che il ciclo mestruale si accorcia, magari da 28 giorni passa a 24/26 giorni. Ma la donna vedendo mestruazioni regolari e frequenti non va a pensare di essere alle prese con i cambiamenti della menopausa. Anche altri segnali che dicevamo prima vengono generalmente ricondotti allo stress e solo dopo un po’ si indaga più a fondo. In una seconda fase il ciclo diventa più irregolare, si allunga e e può cominciare a saltare.
Come si capisce che questi sintomi molto frequenti sono spia di qualcosa di più dello stress?
Durante una visita io prima di tutto parlo tanto con le mie pazienti. Magari vengono da me per un problema specifico ma poi parlando e ascoltandole emerge un quadro differente. Ad esempio se si sommano cicli più corti e ravvicinati e disturbi del sonno inizio a ipotizzare una carenza ormonale di progesterone. A quel punto prescrivo i dosaggi ormonali per avere un quadro completo e comprendere in modo preciso qual è l’ormone deficitario.
Medicina funzionale per accompagnare la menopausa
Come si interviene?

Innanzitutto con lo stile di vita. Nelle prime fasi del cambiamento il corpo si prepara anche e soprattutto con una nutrizione adeguata che promuova l’equilibrio ormonale. Una nutrizione funzionale e mirata è essenziale, così come è importante sostenere l’organismo con la giusta attività fisica.
Quando è necessaria l’integrazione di ormoni?
Si valuta in base ai sintomi e alle analisi e alla storia personale e familiare di ogni singola paziente. C’è da dire che in Italia ho notato molta resistenza all’assunzione di ormoni sostitutivi, anche perchè gli ormoni sintetici che si utilizzano da tanti anni difficilmente sono adatti a tutte le situazioni e possono avere effetti collaterali. Io preferisco valutare la prescrizione di ormoni bioidentici.
Di che si tratta?
Sono ormoni di origine vegetale sintetizzati in laboratorio che hanno struttura identica all’ormone prodotto dal nostro corpo, e vengono quindi riconosciuti dal corpo come “propri” e non come elemento esterno.
Come funzionano?
In ginecologia utilizziamo principalmente estrogeni, progesterone, testosterone e dhea (deidroepiandrosterone), precursore di androgeni ed estrogeni i cui livelli iniziano a diminuire già dopo i 30 anni. È una medicina funzionale e modulabile che si utilizza con dosaggi personalizzati studiati e prescritti dal medico caso per caso. Si inizia di solito con dosaggi bassi e poi si aggiusta il tiro mano a mano, anche perché il corpo della donna è in continua evoluzione soprattutto negli anni di passaggio tra l’età fertile e la menopausa. Impossibile pensare di prescrivere una terapia valida per tutti.
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